Ho fatto un pò di ricerche in merito al caso Ditec. Come già ribadito in in precedente post, la proprietà svedese del marchio Ditec, la Assa Abloy, è intenzionata a delocalizzare la produzione, trasferendo il tutto in est europa e Cina, lasciando di conseguenza a casa i 130 addetti della fabbrica di Quarto d’Altino.
Ma se si guarda bene nel web si può vedere che altre grosse aziende del settore continuano a produrre in Italia. E’ il caso di Came e Benincà.
Came addirittura, si legge nel suo portale, si “vanta” di presentare un prodotto 100% italiano.
“Came è un’azienda Certificata 100% Qualità Originale Italiana dall’Istituto Tutela Prodotti Italiani (ITPI). Un riconoscimento ottenuto perchè al talento e alla creatività italiana Came ha aggiunto anche una politica aziendale che ha scelto di progettare italiano, di non delocalizzare l’assemblaggio e di avvalersi di fornitori esterni vicini, conosciuti, sperimentati e cresciuti insieme al marchio Came nei suoi 40 anni di lavoro. Il Marchio di originalità 100% Made in Italy testimonia un processo produttivo di qualità che genera prodotti tecnologicamente affidabili, prestazionali ed efficienti, testati con prove di usura che li stressano fino ad un numero di manovre pari a 10/15 anni di intensa attività, prove di resistenza alle temperature estreme e specifici test di funzionamento delle centraline in condizioni di interferenza elettromagnetica (disturbi indotti e condotti).”
Se poi si va a guardare il sito di Benincà, tra i leader del settore, si vede che il brand stesso è partito dalla fabbrica situata a Sandrigo (Vi) per esportare il proprio prodotto in tutto il mondo. “30anni nel 2009 e una specializzazione che ha reso il brand BENINCA’ un punto di riferimento nel mondo. Attraverso precise scelte commerciali, di marketing e di prodotto negli ultimi 10anni ha saputo costruire su se stessa una storia nuova,un percorso che ha portato il brand ad essere uno dei cinque riferimenti nel mercato dell’automazione e a raggiungere un obiettivo di internazionalizzazione attraverso 108 paesi coperti e 11 filiali. ”
Questi due esempi fanno riflettere.
Produrre in Italia si può e si deve, puntando sulla qualità, sulla tradizione decennale di ottima capacità lavorativa, su un nome, un marchio che diventi sinonimo di Italia. Da sempre in molti campi Italia è sinonimo di qualità e così deve continuare ad essere anche per la Ditec di Quarto d’Altino.